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Le paure nei bambini. Come distinguere quelle “sane” da quelle su cui è opportuno intervenire?

Le paure sono una tappa molto importante nella crescita dei bambini in quanto rappresentano il modo in cui questi imparano ad affrontare le difficoltà e le esperienze della vita. Le paure lavorano spesso a livello inconscio e ci possono dare indicazioni importanti sul temperamento, le caratteristiche o i disagi dei nostri figli.

Non tutti i genitori però sanno gestirle nel modo giusto per cui spesso si può assistere o ad atteggiamenti di iperprotezioni che negano ai bambini la possibilità di superare o gestire le proprie paure, o al contrario le banalizzano e le sottovalutano, negandole di fatto.

Ebbene, ci sono paure “sane” che sono assolutamente naturali nelle tappe di crescita dei bambini e che non devono preoccupare i genitori. Pertanto non ci dovremmo particolarmente preoccupare se:

  • Si tratta delle “classiche” paure per lo più legate a stereotipi tradizionali e culturali molto ancestrali come la paura del buio, della strega o dell’orco/uomo nero.
  • Le paure sono poche e circoscritte
  • Se sono passeggere e comunque si presentano solo in certe circostanze non andando a condizionare le abitudini di vita quotidiane del bambino
  • Se si modificano con il tempo o comunque acquisiscono nuovi connotati
  • Se la presenza di un adulto e la rassicurazione sono sufficienti a tranquillizzare il bambino.

In altri casi invece è opportuno che il genitore intervenga per capire come meglio gestire la situazione (può essere utile in questi casi un supporto pedagogico o, nei casi più complessi di un aiuto psicologico). Quali sono dunque le paure su cui è opportuno intervenire?

  • Se terrorizzano scatenando delle vere e proprie reazioni anche a livello fisico
  • Se le paure sono invadenti e condizionano la vita del bambino e quella dei genitori impedendogli alcune esperienze importanti.
  • Se non cambiano nel tempo e con la crescita del bambino
  • Se si manifestano in modo intenso sempre e solo in una specifica situazione in cui si è vissuto una sorta di trauma (es. terrore di andare in bicicletta dopo essere caduti)

ATTENZIONE: anche nel caso in cui non emerga mai alcuna paura in una bambino/a il genitore dovrebbe prestare attenzione per cercare di capire dove finisce il coraggio e dove inizia magari un atteggiamento di rimozione della paura, forse per paura di esprimerla.

In campo pedagogico sono molti gli strumenti, anche molto semplici, che un genitore può mettere in capo per aiutare i propri figli a rielaborare e superare piccoli e grandi traumi che potrebbero andare a costituire paure profonde e dolorose nel tempo.

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Lavanda un’essenza “tuttofare”

Lavandula Officinalis

Ogni naturopata ha la sua particolare simpatia “essenziale”, la mia è nei confronti di questa pianta dal fiore ipnotico e dalla fragranza intensa e rilassante. Ho sempre amato la lavanda, forse perché mi ricorda il profumo antico delle nonne, forse perché adoro il suo colore profondo e bellissimo, forse perché è emblema dei più bei paesaggi mediterranei o forse perché studiandola mi sono resa conto che è davvero una pianta per tutti.

La lavanda è di per sé una pianta davvero molto resistente sia al caldo che al freddo e non necessità di particolari cure, i suoi fiori andrebbero colti a mezzogiorno nel momento in cui la concentrazione dei suoi oli essenziali è maggiore. Le sue applicazioni sono davvero tantissime e il suo utilizzo è forse uno dei pochi a non presentare particolari controindicazioni, anche nel caso di bambini. E’ una pianta gentile ma potente in quanto capace di combattere efficacemente virus, batteri, funghi e nello stesso tempo svolgere un’azione sedativa e al contempo energizzante, in poche parole è una pianta riequilibrante, adatta per tutti.

L’olio essenziale è un ottimo purificatore di ambiente grazie ai suoi numerosi principi attivi come il linalolo, il borneolo, il cineolo e il cumarine. La lavanda è sedativa, eupeptica, fluidificante, diuretica, antisettica e antinfiammatoria. Il modo migliore per utilizzarne le proprietà è servirsi dell’OLIO ESSENZIALE ( ci tengo sempre a ribadire che per essere sicuri di avere un prodotto efficace e soprattutto INNOCUO è opportuno che l’olio essenziale sia biologico, 100% naturale, per uso alimentare – dicitura che deve essere presente sulla confezione con relativo numero del lotto di produzione).

In ambito estetico possiamo miscelare qualche goccia di olio essenziale in un cucchiaio di olio di mandorle e massaggiare la pelle per rassodarla e nutrirla; il suo effetto antinfiammatorio la rende indicata anche in caso di scottature ed eritemi. IN caso di acne e pelle impura possiamo aggiungere 3 gocce di olio essenziale in 1 litro di acqua distillata ed usarla come tonico quotidiano.

Per sedare e favorire il sonno possiamo mettere qualche goccia nel diffusore in camera da letto, o direttamente spruzzare la federa del cuscino (anche dipingere le pareti di camera color lavanda ha sicuramente un effetto sedativo e conciliante del sonno, specie per tutte quelle persone troppo cerebrali che faticano a dormire perché preda di mille pensieri).

Ma la lavanda è un toccasana anche in caso di mal di testa e nevralgie da stress e muscolotensive, in questo caso possiamo massaggiare con olio essenziale di lavanda miscelato in olio vettore ( mandorla) direttamente le parti interessate e respirarne l’aroma.

In caso di ustioni si sciacqua la parte affetta da bruciatura sotto l’acqua fresca e subito si applica 1-2 gocce di olio essenziale puro di lavanda, il dolore diminuisce e si evita la comparsa di vescicole.

L’olio di lavanda miscelato può essere anche utilizzato per contrastare i dolori addominali da cattiva digestione semplicemente massaggiando l’addome e poi ponendo sopra una borsa dell’acqua calda.

Esiste anche la possibilità di utilizzare l’olio essenziale di lavanda (per uso alimentare) per via interna, in questo caso però è fondamentale farsi seguire ad uno specialista perché gli oli essenziali sono molto potenti. In genere l’uso interno è previsto in caso di intestino pigro o in caso di coliche e dolori addominali (2 gocce in un cucchiaino di miele nel té o in acqua calda).

Non dimentichiamo infine l’utilizzo dell’olio essenziale di lavanda come antisettico e repellente per gli insetti, oltre che come rimedio di primo soccorso in caso di pinzature di ragno o zanzara, la lavanda riduce infatti il prurito ed evita che la ferita si infetti.

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Alla scoperta delle proprietà della Borragine

E’ un peccato che questa bellissima pianta non sia sufficientemente conosciuta ed apprezzate per le sue innumerevoli qualità. La borragine è una pianta spontanea piuttosto comune in ambiente mediterraneo, la sua etimologia viene dal celtico borrach che vuol dire “coraggio”, infatti gli antichi celti utilizzavano i suoi fiori da aggiungere al vino per infondere coraggio ai soldati prima dei combattimenti.

La borragine si trova in molti preparati fitoterapici per la menopausa in quanto il suo contenuto di estrogeni ne riduce la sintomatologia, ma questa pianta è ricca anche di acido gammalinoleico e acido linoleico, due grassi di tipo omega 6 che regolano il colesterolo limitando i danni cardiovascolari. Con i fiori si può preparare una TISANA facendoli riposare in 10 minuti in acqua bollente (con coperchio): si assume una tazza a sera prima di dormire in modo da eliminiare scorie, drenare ristagni e combattere reumatismi.

Anche le foglie di borragine possono essere utilizzate: si scottano in acqua bollente e si condiscono con olio, limone e yogurt.

Infine si può preparare anche un vino di borragine facendo macerare per 15 giorni in un litro di vino bianco fermo 20 g di fiori essiccati: qualche cucchiaio dopo i pasti è un ottimo digestivo!!

Nota bene: le indicazioni qui contenute sono generiche in caso di problematiche e disturbi specifici è opportuno sempre consultare il proprio medico.

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Depuriamoci e ricarichiamoci con i germogli

Germogli: uno scrigno di energia e vitalità per una primavera sprint

I germogli rappresentano tutta l’energia della vita che freme per esprimere appieno se stessa; sono una potenzialità espressiva allo stato puro, rappresentano una vera e propria miniera di salute, energia e benessere per il nostro organismo.

Germogli sono tutti i cereali, legumi, piante e semi oleosi che hanno subito un processo di germinazione in seguito al quale le proteine si scindono in aminoacidi, gli amidi si trasformano in maltosio e destrina e gli zuccheri diventano facilmente digeribili, i grassi a loro volta producono steroli che, a contatto con la luce solare, si trasformano in vitamina D.

Mangiare germogli vuol dire assumere un vero e proprio cocktail benefico di lecitine, minerali, vitamine e fitostimoline, sostanze che ci donano un’immediata sensazione di benessere ed energia!

Diuretici, disintossicanti, snellenti, sgonfianti, adattissimi per chi intenda seguire diete depurative e dimagranti, non dovrebbero proprio mancare sulle nostre tavole di primavera.

Si consumano crudi, aggiunti alle insalate, da gustare preferibilmente prima dei pasti oppure centrifugati con frutta e verdura al mattino o saltati in padella con un filo di salsa di soia shoyu come delizioso contorno per le nostre pietanze.

Scegliamo germogli di fieno greco se vogliamo fortificare pancreas e fegato, alfa alfa o erba medica per disintossicarci favorendo la diuresi e combattendo la fame nervosa, soia per combattere disturbi legati al climaterio e alla menopausa grazie alla loro ricchezza di fitoestrogeni, ceci per rafforzare, sfiammare e tonificare le vie urinarie; frumento per combattere il senso di debolezza e per rimineralizzare; orzo per combattere debolezza e depressione; crescione per depurare in profondità e riattivare il metabolismo; miglio per rafforzare unghie, capelli e dare tono e luminosità alla pelle asfittica; rafano per stimolare la digestione o come espettorante per eliminare ristagni di muco; sesamo per antiossidare e rimineralizzare il nostro organismo.

Possiamo preparare da soli i nostri germogli, è sufficiente recarci in un negozio di alimenti e prodotti naturali e chiedere di una germogliatore e di semi biologici, dopo aver distribuito uno strato di semi sui ripiani della germogliatore, sarà sufficiente bagnarli con un bicchiere di acqua al mattino e alla sera, avendo cura di tenere la germogliatore in un luogo poco illuminato. L’acqua di deposito può essere efficacemente utilizzata per bagnare le nostre piante rimineralizzandole. Sono sufficienti dai tre ai cinque giorni per ottenere i nostri germogli pronti per essere raccolti, lavati e mangiati. Possono essere conservati per circa cinque giorni chiusi in un barattolo di vetro e riposti in frigo, lavati tutte le volte prima del consumo.

Oltre al beneficio fisico è un piacere per lo spirito partecipare al miracolo della vita che perpetuamente nasce e rinasce con tutta la sua straordinaria, possente ed energica vitalità.

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Sei volubile e incostante? Prova Jacaranda !

Questo bellissimo fiore originario del Brasile è la Jacaranda da cui si ricava un’essenza floriterapica australiana utilizzata efficacemente in tutte quelle situazioni di incostanza.

Se sei una persona che fatica a portare avanti un progetto, anzi tendi ad iniziarne sempre di nuovi senza concludere nulla di fatto, se ti distrai con facilità, fai fatica a prendere una decisione e cambi continuamente idea su tutto, beh, ti suggerisco di provare questo fiore.

Secondo la floriterapia i fiori che fanno per noi sono proprio quelli che hanno una carica energetica simile alla nostra, ebbene il fiore di Jaracanda è molto diffuso a Gafton sulla costa settentrionale del Nuovo Galles del Sud che non a caso ospita proprio lo Jaracanda Festival. Per gli aborigeni questa zona è poco adatta per essere abitata in quanto presenterebbe un’energia troppo dispersa!

I tipi Jaracanda sono pieni di ispirazione, sempre eccitati all’idea di intraprendere una nuova avventura, d’altra parte non è però facilissimo vivere loro accanto. CAmbiano facilmente amicizie, luoghi di vita, abitazioni; sono sempre un po’ titubanti su tutto. Quando gli assale il panico per non aver preso la decisione giusta è frequente che tornino indietro sui propri passi.

Dal punto di vista somatico possono soffrire di dolori migranti da una parte all’altra o soffrire di eruzioni cutanee. L’assunzione di questo rimedio aiuta a trovare determinazione, lucidità e concentrazione, fermo restando che si manterranno gli aspetti positivi ovvero: estro, velocità di pensiero, flessibilità.

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Cosa fare con i nostri figli e figlie ai tempi di Covid…e non solo…

Idee semplici per crescere insieme

In questi giorni mi capita di vedere spesso video tutorial in cui si illustrano le più varie attività da far fare ai propri figli in questo periodo di “cattività”, specie e soprattutto per chi non ha la possibilità e la fortuna di godere di uno spazio all’aperto. Spesso si tratta di attività strutturate e preconfezionate per il bambino dove come al solito l’immaginario e la possibilità di sperimentare e trovare soluzioni nuove e originali è in qualche modo tarpato. Questo è un momento che può rivelarsi invece molto prezioso per fare “cose normali insieme”, mi spiego meglio. Molto spesso è proprio la bellezza della semplicità che dovremmo riscoprire. I bambini e le bambine adorano fare le cose dei grandi, se poi c’è un adulto lì presente che li guarda, beh allora lì si costruisce la vera consapevolezza di essere in grado di fare e di valere. Per questo vi suggerisco qui qualche piccola cosa da fare insieme ai vostri figli più piccoli che sicuramente apprezzeranno:

  • Tempo di primavera e tempo di pulizie: pulire insieme è senz’altro molto divertente, magari possiamo farlo con una musica allegra in sottofondo inventandoci così anche un nuovo ballo così che: puliamo, balliamo e ci divertiamo insieme!
  • Sempre tempo di pulizie: perché non ritirare fuori i vecchi lavoretti di scuola e decidere cosa tenere e cosa no? Abituiamo i nostri figli al non attaccamento e al piacere di fare spazio al nuovo.
  • Sempre tempo di pulizie… stavolta siamo nell’affascinante armadio di mamma e papà…magari le cose che non vanno più a mamma (o papà) potrebbero diventare bellissimi abiti per travestimenti in maschera e per giocare a….
  • Rivedere vecchi album di fotografie insieme raccontando storie dettagliate di come si comportava nostro figlio/figlia, cosa aveva combinato, perché era così speciale per noi etc.. ( i bambini gradiscono moltissimo ascoltare la loro storia!!)
  • Scegliete insieme un menù sfizioso per la merenda e realizzatelo insieme.
  • Allestiamo un piccolo spettacolo serale e magari filmiamolo in un video da rivedere insieme (naturalmente partecipano anche i genitori, raccontando barzellette, recitando una poesia, esibendosi in un ballo o in un’imitazione)
  • Facciamo l’orto e il giardinaggio insieme, basta un vaso, della terra e dei semi o piantine. I semi li consiglio perché nascondono in sé tutto il mistero della vita invisibile e potente che prima o poi sboccia. Per i bambini è davvero una magia!
  • Create un piccolo momento relax per farvi dei massaggi rilassanti a vicenda!
  • Se vostro figlio/a sa già leggere potreste leggere un libro insieme ricco di dialoghi, dividendovi le parti.
  • Fate ginnastica insieme, i bambini sapranno trovare esercizi fantastici e divertentissimi, provare per credere!
  • Non possiamo andare da parrucchiere ed estetista? Possiamo giocare alla parrucchiera e all’estetista per davvero ( magari però evitiamo i tagli !! 🙂
  • Rilassatevi con loro su un divano, su una poltrona, su un’amaca…così, senza fare niente, solo per il gusto di stare lì abbracciati a godere di questo piccolo momento magico o a raccontarvi piccole storie ed episodi divertenti.
  • Rivoluzionate insieme la sua cameretta, spostate il letto, l’armadio, fate quei piccoli o grandi cambiamenti che possano dare un tocco nuovo, creando nuovi spazi, nuovi punti di vista e prospettive insolite e stimolanti.
  • Facciamo insieme il campeggio in casa! E’ semplice: basta un tavolo e un grande lenzuolo, possiamo fare finta che quella sia la nostra tenda e magari ci rifugiamo lì per qualcosa di speciale come leggere un libro in tranquillità ad esempio…
  • Facciamo insieme il bucato a mano! Dai bambini tutto quello che implica acqua e sapone in genere è molto amato.
  • Rimettiamo a posto la scatola dei “gioielli” di mamma, è divertente e con l’occasione possiamo rispendere come Tutankamon!
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Tempo di Gramigna

Depurare le vie urinarie e riattivare il metabolismo

La primavera è il momento migliore per raccogliere ed essiccare le radici di gramigna prima che spuntino i nuovi rami, ovvero nel momento in cui è maggiore la sua ricchezza di principi attivi.

La gramigna è una pianta che fa indubbiamente parte della medicina popolare da sempre. Nota per le sue proprietà depurative del sangue e delle vie urinarie, è una pianta eccezionale proprio nel periodo primaverile dove la detossinazione dovrebbe essere la parola d’ordine.

A scopo terapeutico si utilizza la cosiddetta “radice madre” ovvero la radice principale, quelle laterali vanno eliminate. La radice fresca viene poi essiccata in forno a 50°. Essa contiene saponine dall’azione antinfiammatoria, acido siliceo che rafforza i tessuti, timolo, mentolo e acidi grassi liberi.

L’impiego principale della gramigna è prevalentemente depurativo, serve infatti a sfiammare le vie urinarie e a facilitare la diuresi, inoltre previene renella e calcoli alle vie urinarie (vescica e reni). Inoltre troviamo spesso la gramigna in composti e preparati drenanti e dimagranti in quanto oltre a facilitare l’eliminazione di liquidi e scorie in eccesso, facilita anche l’attivazione metabolica.

Altri impieghi della gramigna riguardano la cura di reumatismi, gotta e tutte le malattie croniche della pelle.

Una volta raccolte ed essiccate le radici possiamo preparare sia l’infuso che il decotto.

INFUSO DI GRAMIGNA: versare 150 ml di acqua bollente su 2 cucchiaini di radice essiccata e triturata, far riposare coperto per 10 minuti e poi filtrare e bere per 4 volte al giorno (lontano dai pasti e accompagnando l’assunzione da altra acqua fresca per facilitare ulteriormente lo smaltimento di scorie e una pulizia profonda delle vie urinarie)

DECOTTO DI GRAMIGNA: si versano 2 cucchiaini di radice secca in 150 ml di acqua e si fa bollire per 1 minuto circa, è bene poi gettare la prima acqua e rifare nuovamente cuocere per un minuto con nuovo acqua, poi far riposare per 10 minuti, filtrare e bere. Ripetere per 2-3 volte l’assunzione in un giorno.

Infine con la radice fresca si può preparare anche un SUCCO ricchissimo di vitamine e sali minerali, si assume 1 cucchiaio di succo fresco in un bicchiere di acqua fresca per 2-3 volte al giorno.

IMPORTANTE: l’assunzione dovrebbe svolgersi nella prima parte della giornata (non oltre le 15 del pomeriggio) per non sovraffaticare il lavoro dei reni durante la notte.

ATTENZIONE: questo rimedio è controindicato in caso di ridotta funzionalità cardiaca o renale.

Agropyron repens – Gramigna
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Fiori di Bach per affrontare Covid-19

La vita non è semplice ai tempi del Coronavirus, molte nostre certezze vengono meno, viene meno la possibilità di poter star vicino a chi amiamo, abbiamo paura per noi, per i nostri cari, siamo incerti sul futuro, su come faremo con la nostra attività…

E’ pertanto normale e legittimo avere timore ma è altrettanto importante mantenere calma e lucidità e soprattutto riuscire a vedere gli elementi positivi che questa situazione comporta o che ci induce a rivalutare.

I Fiori di Bach possono essere degli ottimi alleati nell’accompagnarci in questo tunnel di incertezze. Ecco alcuni fiori che vi propongo in base alle vostre emozioni predominanti:

  • ROCK ROSE se la paura ti procura un vero e proprio panico che ti impedisce di vedere le cose con lucidità, se senti che stai somatizzando con tachicardia, ansia, senso di costrizione e angoscia.
  • MIMULUS se a predominare è la paura di morire, di essere contagiati, di stare soli in casa, se ci sentiamo come “bambini smarriti” senza più punti di riferimento certi.
  • GORSE per chi si sente angosciato dalla mancanza di certezze e sente di non avere via di uscita.
  • RED CHESTNUT quando si sta in ansia ed apprensione per le persone che amiamo.
  • WHITE CHESTNUT quando il pensiero di questa situazione diventa un chiodo fisso che ci impedisce di vivere il presente, questo pensiero è molto adatto a chi fa fatica a dormire la notte pensando e ripensando a quello che succede o che potrebbe succedere.

I fiori possono anche essere miscelati tra loro. Non tutte le farmacie riescono in questo periodo a procedere con le preparazioni, in questo caso possiamo acquistare i rimedi in stock ( ovvero la boccetta pura del singolo rimedio ) e un boccetto vuoto in vetro con contagocce da 30 ml. Per preparare il rimedio procediamo così:

  • riempire il boccetto di acqua fresca corrente
  • in caso di un unico rimedio aggiungere 4 gocce del rimedio dopo averlo scosso
  • in caso di più rimedi aggiungere 2 gocce di ogni rimedio
  • aggiungere un conservante a scelta ( es. 40 gocce di brandy o whisky o aceto di mele)

IL rimedio è pronto per essere assunto in questa posologia: 4 gocce sotto la lingua per 4 volte al giorno (lontano da pasti, caffè e menta).

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Cosa mangiare a Settembre

Settembre è un momento molto delicato, di ritorno dalle vacanze dobbiamo molto spesso disintossicarci per preparare letteralmente il “terreno” per un inverno in buona salute. Una delle operazioni più importanti da fare è quella di prosciugare il proprio corpo dall’eccesso di liquidi e scorie, per questo motivo è importante procedere a una serie di operazioni:

  • ridurre l’apporto di sale
  • evitare tutti i prodotti da forno con farine bianche raffinate, zuccheri e grassi vegetali che trattengono liquidi
  • diminuire il consumo di verdura cruda
  • evitare di consumare cibi e bevande fredde

I cibi che non dovrebbero pertanto mancare sulle nostre tavole in questo periodo sono:

  • riso integrale o semintegrale
  • latte di riso
  • miglio
  • mais
  • barbabietola da zucchero
  • carote
  • sedano rapa
  • ravanelli
  • cipolle
  • erba cipollina
  • ceci
  • fagioli azuki
  • cumino
  • fico, prugne, susine, uva
  • bacche e frutti di bosco
  • sambuco
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Piccoli consigli per superare la sindrome del “cattivo genitore”

Spesso i genitori di fronte ai primi ostacoli e alle prime difficoltà con i figli si mettono sotto processo giudicandosi spesso inadeguati se non addirittura dei “cattivi genitori”. In realtà tutte le difficoltà che si incontrano durante il difficile cammino della genitorialità possono diventare delle splendide opportunità per conoscere meglio se stessi, i nostri figli e per far capire loro che in fondo nessuno è perfetto.

Ma cos’è che fa sentire più spesso un genitore in difetto? Le situazioni possono essere svariate: tutte le volte che non riesce a mantenere la calma ed alza la voce o perde la pazienza e il controllo, tutte le volte che, a causa del lavoro, è costretto a stare troppo tempo lontano dai figli; tutte le volte in cui non sa come comportarsi quando i figli appaiono tristi; quando non riesce ad aiutarli se hanno problemi a scuola o sentimentali; in genere tutte le volte che un genitore si sente escluso, tagliato fuori dal mondo dei figli, totalmente inutile.

In realtà ognuna di questa situazioni può creare di fatto delle splendide opportunità, vediamone alcune in dettaglio:

  1. Tutte le volte che perdiamo il controllo e ci arrabbiamo con i nostri figli spesso è perchè siamo oberati e sovraccarichi di altri doveri e responsabilità, il nostro essere “adulti” è poco in sintonia con il loro essere bambini/ragazzi. La soluzione migliore per il genitore è trovare piccoli momenti solo per sé in cui poter coltivare di nuovo una vecchia passione o scoprirne di nuove, praticare sport, uscire con gli amici o le amiche (specie in caso di mamme o papà a tempo pieno).
  2. Quando il problema è il poco tempo che trascorriamo con i nostri figli è opportuno chiederci come ci sentiamo quando stiamo con loro, ovvero se siamo davvero “presenti”, se guardiamo l’orologio perchè il tempo sembra non passare mai, se ci annoiamo, se mentre siamo con loro pensiamo a tutto quello che dobbiamo o vorremmo fare. Il consiglio è di dare valore anche ai pochi attimi in cui stiamo con loro, facciamo sparire telefonini, orologi e tv e “siamo” genitori, presenti, attenti, leggeri, non giudicanti, empatici.
  3. Se i nostri figli ci fanno sentire inadeguati in quanto molto diversi da noi, se abbiamo l’impressione di non riuscire a comprenderli, dobbiamo rassicurarci con il fatto che sono esseri assolutamente diversi da noi e molto più complessi di quanto crediamo. Anziché sentirci inadeguati cominciamo a sfruttare il tempo che passiamo con loro per scoprire chi sono davvero , cosa gli piace, cosa pensano delle cose del mondo, come agirebbero in certe circostanze. Ascoltiamo senza giudicare, potrebbero sorprenderci per gli spunti interessanti che potrebbero dare alle nostre vite e alle nostre abitudini.
  4. Quando hanno litigato con l’amico o l’amica del cuore, quando hanno preso un brutto voto a scuola o quando semplicemente sono di umore nero, tristi e depressi, cerchiamo di non drammatizzare. I nostri figli stanno semplicemente crescendo e sperimentando gli insuccessi e le insoddisfazioni proprie della vita, non possiamo evitare loro di soffrire. Quello che possiamo fare è far loro capire che ci siamo, con il nostro ascolto silenzioso, con le nostre piccole attenzioni quotidiane, in punta di piedi ma ci siamo.
  5. Quando i nostri figli hanno un rapporto difficile con la scuola, non amano studiare e giudicano la scuola come una perdita di tempo, anziché autoincolparci o al contrario costringerli allo studio con le minacce ( o peggio ancora privandoli delle poche passioni come sport, musica, giochi con gli amici – passioni che, oltre a costituire una valvola di sfogo allo stress, costituiscono comunque un’opportunità di socializzazione e di espressione di sé) possiamo ascoltare quali sono le loro difficoltà, non insistere troppo sui risultati e sul dovere come sacrificio ma incoraggiarli nei piccoli progressi e risultati che ogni tanto otterranno, elogiandoli nelle materie in cui mostrano più interesse.